Mi rendo conto con un certo
stupore di aver iniziato e terminato di leggere le 571 pagine di questo libro con
una incredibile velocità, e anziché iniziare a commentarlo dall’inizio
preferisco farlo dalla fine perché questa mi ha commosso. La visione di una
anziana donna (mi sembra improprio parlare di vecchiaia anche se la
protagonista di anni ne ha 84) che sale su una collina per piantare semi di alberi
nella speranza di vederli attecchire e crescere, in omaggio ad uno smisurato
amore per la natura e per la vita, mi ha
riempito l’animo di dolcezza. Sono sicuro che la Delfini adempirà questo suo voto e questa certezza deriva dall’idea di lei che mi sono fatto
leggendo il suo libro: “ Andrà tutto
bene” edito da Abel Books, che in 48
capitoli ripercorre tutta la sua vita,
dalla nascita ai giorni d’oggi.
Mirella Delfini ha girato tutto il mondo, ha lavorato per
diversi quotidiani, (Il giorno, Paese sera, Repubblica, L’Unità). Con Mondadori
ha pubblicato “ Insetto sarai tu” ( tre edizioni, l’ultima negli OSCAR), e la
prima edizione di “Senti chi parla”. Con la Muzzio ha pubblicato “ La vita
segreta dei piccoli abitanti del mare” ( Premio Estense 2000), “ La vita
segreta dei ragni” e “La vita segreta degli insetti geniali”. Ha collaborato a
riviste come Ligabue Magazine e La macchina del tempo.
Nel libro” Andrà tutto bene” sono
raccontate tutte le vicende che hanno caratterizzato la sua vita e poiché
questa è stata estremamente intensa e
interessante non poteva che essere interessante anche il racconto. Nei suoi
numerosi viaggi, ha incontrato personaggi che rappresentano tutte le varie
attività che animano l’umanità. Ha
amato, ha vissuto, ha giocato ed ha
anche sofferto. Penso a quando ad esempio ha dovuto lasciare il figlio in
collegio, penso alle morti delle persone care, e questa sofferenza le ha dato la
possibilità di raccontare le cose anche le più tristi con serenità d’animo e
limpidezza come se le apparissero
riferite a terze persone ma non a lei stessa, e talvolta di sorriderne persino,
pensando che oramai non possono più
provocarle dolore.
Le avventure e le vicende descritte nel libro sono
talmente tante che è inutile tentare di farne un riassunto. Anche riuscire a
descrivere un singolo episodio risulta difficile perché Mirella Delfini lo fa
abbondando con inserimenti della sua cultura frutto dell’esperienza cresciuta
con lei sul campo, e delle letture ( mi chiedo quando aveva il tempo di leggere), per cui sono continui i riferimenti e le
citazioni di scrittori, studiosi, saggisti poeti e politici, oppure semplici
amici, che ne rendono improponibile la sintesi. Ogni capitolo è un romanzo a
se, ogni episodio meriterebbe il commento, e così il libro diventa una somma di emozioni che si susseguono ininterrottamente
senza pause.
Gli avvenimenti che compongono “
Andrà tutto bene” interessanti sotto il profilo del contenuto, il più delle
volte sono ammantati da una allegra ironia che li fa diventare leggeri anche
quando tali non sono, come quando ad esempio intervista Papa Giovanni XXIII. D’altra parte far sorridere il lettore sembra sia una sua
precisa parola d’ordine. Non apprezza il parlare saccente con tanti “ismi”,
quello di tanti pseudo intellettuali che
si chiudono nella ermeticità come in difesa di una casta eletta. Parlare il
linguaggio che si parla a casa, farsi capire da chi legge e farlo sorridere,
questo sembra il suo imperativo al quale si è imposta di attenersi.
Ho imparato da questa lettura
molte cose e molte altre imparerò perché rileggerò “ Andrà
bene” con attenzione ancora maggiore soprattutto
a certi interrogativi che l’autrice si è posta e che tutti ci poniamo, su molti
aspetti della nostra vita e su quella di tutte le cose create nella terra.
Credo che al di la degli episodi contenuti nel libro il merito maggiore di
Mirella Delfini sia quello di riuscire a far riflettere arrivando dritti al cuore.